È Douglas Sena di Firenze il vincitore del Campionato italiano giovani macellai promosso da Federcarni nell’ambito della settima edizione di iMeat, l’appuntamento con l’innovazione del comparto carne svoltosi a Modena. Sena sì è confrontato con gli altri 16 giovani giovani macellai under 35 giunti alla finalissima modenese dopo aver sbaragliato la concorrenza di 100 colleghi durante le eliminatorie e le semifinali di avvicinamento all’appuntamento con la giuria. I finalisti hanno affilato coltelli e la fantasia, mettendosi alla prova con tagli e preparazioni per coniugare tradizione e innovazione in nome della qualità e della sicurezza alimentare. Ecco i finalisti: Giuliano Rivarolo di Modica; Davide Ferro di Torino; Lorenzo Agosta di Modica; Giovanbattista Sciuto di Catania; Claudio Fidone di Modica; Giuseppe Longo di Catania; Angelo Toscano di Catania; Andrea Pittalà di Catania; Irene Toni di Bologna; Luca Rosso di Torino; Francesca Di Mario di Latina; Mattia Pacilli di Latina; Marco Di Giorgio di Prato; Leonardo Cuccuini di Firenze; Douglas R. Sena Jr di Firenze, e Anna Moretti di Arezzo.
“Il campionato è stato voluto per avvicinare i giovani al nostro lavoro – spiega il presidente di Federcarni, Maurizio Arosio – e per creare le basi per l’associazione di domani, dove forze nuove continueranno l’opera di sostegno ai macellai italiani. Il percorso è stato accidentato. Il Covid ha costretto il progetto a molti rinvii ma, nonostante le difficoltà e alcuni limiti, siamo riusciti a condurre il progetto in porto e siamo soddisfatti. Come confermato da più studi recenti, i consumatori si fidano sempre di più del macellaio sotto casa e ne riconoscono il ruolo di garante della qualità e della salubrità del prodotto. Un macellaio formato e informato, in grado di selezionare e lavorare con maestria carni pregiate e sicure, con alle spalle un rapporto di fiducia forte con il proprio cliente che assicura equilibrio a tutta la filiera”. Per rispondere sempre meglio alle richieste dei consumatori informati, l’Università di Bologna e Federcarni hanno ideato il primo e unico corso di formazione per professionisti della filiera.
Spesa a domicilio, promozioni e app dedicata
“La filiera della macelleria italiana è pronta a ripartire – ha evidenziato il presidente di Federcarni, Maurizio Arosio -. Nonostante il grande momento di difficoltà sanitaria e di incertezza economica che attanaglia il Paese, gli associati hanno già ingranato la marcia della ripresa. Auspichiamo non vi debba essere più il pericolo di alcuna saracinesca abbassata. Nessuna chiusura forzata. Nessuna resa. Resteremo tutti aperti, con la certezza di dare come sempre un importante contributo ieri come oggi. Non solo sotto il profilo della cooperazione con l’intero sistema Italia per uscire dalla stagnazione post Covid-19, ma anche e soprattutto per esercitare ancora di più il proprio ruolo. Se da una parte, infatti, la spesa a domicilio, la politica degli sconti e le promozioni saranno una delle azioni da intraprendere su scala nazionale – continua il presidente di Federcarni – per sostenere la riqualificazione dei consumi, dall’altra sui
banconi dei macellai ci saranno ancora di più le garanzie di artigianalità declinate con le più severe norme di sicurezza che il momento impone. Insomma, i macellai italiani continueranno a proporre il meglio delle buone proteine della carne con un occhio di riguardo ai prezzi. Nessun saldo, si badi bene. Solo un concreto aiuto alle famiglie che, dall’emergenza virus, sono uscite provate nei bilanci domestici. Fare sistema è dunque questo: non lasciare indietro nessuno. Ed è in questo contesto che si va ad inserire l’app: uno strumento pratico che indicherà al consumatore la macelleria più vicina, dandogli la possibilità di fare la spesa in sicurezza e di ottenere le più importanti nozioni in fatto di salute alimentare”.
La prima scuola per i professionisti della carne
Per rispondere sempre meglio alle richieste dei consumatori informati, l’Università di Bologna con Federcarni hanno ideato il primo e unico corso di formazione per professionisti della filiera. “E’ un format unico in Italia – conferma il professor Marco Tassinari del Dipartimento di Scienze veterinarie dell’Alma Mater bolognese e sarà il primo per formare il professionista della carne su vari aspetti importanti della professione, con docenti universitari e specialisti dei vari settori da affrontare: conoscenza approfondita sulle varie specie animali, tecniche di allevamento ed alimentazione, caratteristiche qualitative, valori nutrizionali e nutraceutici delle carni; normative sull’igiene e sicurezza delle carni, manuali HACCP, gestione e marketing dell’impresa, rapporti con i client. La formazione professionale su basi scientifiche porterà sempre più i professionisti della carne a rispondere alle domande del consumatore moderno: Le carni prodotte oggi in Italia che caratteristiche qualitative e nutrizionale hanno? Cosa sono le carni “processate” e le carni “conservate”? Cosa sono i nitrati? Quali nutrienti importanti contiene la carne per la salute delle persone? Che valori nutrizionali hanno i vari tagli (e preparazioni)?”