In un mondo in cui l’ambiente riveste una posizione centrale nei grandi dibattiti di sistema, cosa significa occuparsi di comunicazione ambientale? Quali tematiche e quali sfide si devono considerare oggi strategiche per riuscire a coinvolgere istituzioni, aziende, comunità nella realizzazione di politiche e di prassi che permettano di salvaguardare l’ambiente che ci circonda ed evitare situazioni di crisi? Partendo da queste domande è nato il ciclo di sei incontri via webinar ideato da Gloria Milan di Icdlab Sostenibilità e Comunicazione e Stefano Martello condirettore della collana New Fabric di Pacini Editore, organizzato da Fòrema, Assindustria Veneto Centro e Icdlab partendo dal Libro Bianco sulla Comunicazione Ambientale, curato dallo stesso Martello e Sergio Vazzoler ed edito da Pacini Editore nel 2020. Sei incontri che nascono con l’obiettivo di far conoscere metodologie di riferimento e strumenti per una corretta comunicazione ambientale. Il percorso si snoda dalla narrazione verso gli stakeholder ai vantaggi competitivi per grandi aziende e PMI, passando per il ruolo degli enti pubblici e dell’attivismo sociale. Ma anche racconti aziendali di successo e scenari sempre più concreti di business collegato all’ambiente. Di questo si è parlato nei cinque incontri con decine di relatori che si sono confrontati con una platea coesistente e numerosa di imprenditori operanti nel Nordest.
Comunicazione responsabile
“La comunicazione ambientale è capace di raggiungere importanti obiettivi tra cui, quello più importante, la responsabilizzazione di tutti i soggetti in gioco e la loro attivazione per il raggiungimento dei traguardi individuati”, dice Matteo Sinigaglia, direttore generale di Fòrema. “Per questo abbiamo deciso di sposare questo progetto, saper comunicare i temi ambientali per le aziende è fondamentale e lo sarà sempre di più negli anni a venire”. “Questo percorso non ha il solo scopo di trasferire una tecnicalità, ma ha il dovere di far percepire la fatica che ammanta il tema e con essa la consapevolezza che necessita”, gli fa eco Stefano Martello, uno dei curatori degli eventi.