Al sangue o ben cotta, più o meno marezzata, con il sale o senza, la bistecca alla fiorentina mette d’accordo tutti. È cultura del cibo, della buona tavola; è simbolo di italianità, di socialità e convivialità. Se si parla di carne rossa, accompagnata da un buon bicchiere di vino rosso, magari di Chianti, la mente corre subito a lei: la fiorentina, un patrimonio da tutelare. Vasco Tacconi è un decano dei beccai fiorentini. Da 30 anni fa parte dell’Accademia della Fiorentina, che si propone di fare ricerca e divulgazione sulla cultura della bistecca fiorentina e della carne in generale, con testimonianze nella letteratura, nelle arti figurative, nel cinema e nella cucina. Recentemente l’Accademia della Fiorentina ha ottenuto un primo risultato storico: iscrivere la “Fiorentina” nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali. Il prossimo traguardo è l’Unesco. Nel mezzo la passione, che non è solo fiorentina e nemmeno soltanto italiana, che accomuna persone molto diverse tra loro. E racconta una storia. E giovedì scorso su Federcarni Channel si è svolto un interessante incontro: Vasco Tacconi, un uomo gentile e arguto, curioso e appassionato, ha accompagnato gli spettatori per mano lungo una storia secolare. Insieme a agli artigiani macellai toscani è stato possibile scoprire i tagli e tutti i segreti che ci sono dietro la preparazione della più famosa delle bistecche.
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