Il Covid-19 ha causato più di 140 milioni di contagi e oltre 3 milioni di decessi in tutto il mondo. L’Europa conta più di 40 milioni di casi e l’Italia ha superato i 3 milioni di contagiati e oltre i 117 mila decessi. La Lombardia continua ad essere la regione più colpita, con oltre 650 mila casi dall’inizio della pandemia e più di 29 mila morti. La pandemia è, dunque, ormai un evento storico senza precedenti, la prima epidemia dell’era della globalizzazione. Il virus e le sue varianti si diffondono con grandissima rapidità, raggiungendo tassi di incidenza allarmanti. Solo in Italia tra gennaio e febbraio 2021 si sono raggiunti i 225 casi per 100 mila abitanti con il valore più alto rappresentato adesso dalla fascia compresa tra i 13 e i 19 anni, in un cambiamento importante nell’età media delle persone contagiate rispetto all’inizio della pandemia.
L’eccezionale gravità dell’emergenza in atto è testimoniata anche dalla velocità, mai sperimentata prima, con la quale sono stati messi a punto i vaccini anti Covid-19, anche se non ancora disponibili per tutti. In un mondo sempre più veloce ed interconnesso, la ripartizione vaccinale ha subito forti rallentamenti e ha privilegiato le nazioni più ricche del mondo. A farne le spese sono i Paesi a basso reddito, dove ancora la campagna di vaccinazione non è iniziata e dove verrà vaccinata solo una piccola parte della popolazione. La pandemia ha messo in crisi il tradizionale modello di Servizio Sanitario Nazionale, di welfare e di sviluppo economico. È necessaria una riflessione accurata rispetto a questioni socio-sanitarie e politiche di massima urgenza, quali la copertura sanitaria universale, l’accesso per tutti a farmaci e vaccini, il diritto alla promozione della salute, la prevenzione delle malattie e, infine, il rispetto dell’ambiente.
L’impegno dell’Istituto San Gallicano
Sin dall’inizio dell’epidemia, l’Istituto San Gallicano IRCCS (ISG), grazie anche ad un’azione diretta e personale del suo direttore scientifico, il professor Aldo Morrone, si è impegnato in attività clinico-assistenziali sia in Italia sia in Africa per dare un contributo nella lotta al SARS-CoV-2. L’ISG fa infatti parte della rete regionale dei laboratori per la diagnosi di infezione da Covid-19 (CoroNET-Lazio) istituita dalla Regione Lazio, mentre in partenariato con l’Associazione Binario 95, e con il supporto dell’Elemosineria Apostolica Vaticana, ha sviluppato diversi progetti clinico-scientifici di prevenzione, sorveglianza sanitaria e intervento in favore delle persone in stato di grave marginalità sociale e vulnerabilità, di norma più lontane dai circuiti di assistenza e di cura della città di Roma. Con l’assessorato alla Salute della Regione Lazio, il Dipartimento delle Politiche Sociali di Roma Capitale e con l’Università La Sapienza, l’Istituto ha inoltre numerosi progetti di intervento per persone senza fissa dimora, per il rafforzamento della prevenzione e del contrasto delle violenze a danno dei minori stranieri (Mi. Fa. Bene. Minori Famiglia Benessere).
Il Congresso Skin On the Move
Il tradizionale Congresso Internazionale Skin On the Move. Dermatological Diseases and Global Health, organizzato dal San Gallicano in Africa per sette anni consecutivi con lo scopo di condividere con la comunità scientifica i progetti attuati in diverse parti del mondo (Etiopia, Eritrea, Kurdistan, Medio-Oriente, India e America Latina), è stato quest’anno ripensato per rispondere all’emergenza in corso. E’ nata così l’idea di organizzare due Giornate Internazionali di studio e dibattito sul Covid-19 tra Nord e Sud del Mondo. Un nuovo contesto geo-politico e di salute dopo il SARS-CoV-2, coinvolgendo medici e personale sanitario provenienti da tutto il mondo, economisti e rappresentanti istituzionali. L’obiettivo è stato quello di porre a confronto diversi modelli sanitari e organizzativi e offrire un quadro geo-politico completo e aggiornato dell’evento pandemico, per valutare la risposta clinico-scientifica ed economico-sociale di contrasto alla pandemia. Il Congresso, organizzato con il supporto di Dreamcom, si è tenuto il 22 e 23 aprile in modalità online.
I partecipanti
I lavori del Congresso sono partiti con la sessione ‘Pandemia vs Sindemia: aspetti sanitari e di politica sanitaria’. Dopo i saluti istituzionali di Francesco Ripa di Meana (Direttore generale Istituti Fisioterapici Ospitalieri) e Mauro Picardo (Direttore del Dipartimento clinico sperimentale dell’Istituto dermatologico San Gallicano – IRCCS), è toccato al professor Aldo Morrone introdurre e moderare la prima tavola rotonda, ‘I punti di vista: la politica sanitaria, la visione accademica e dei clinici. Convergenze e divergenze’, cui hanno partecipato tra gli altri, Silvio Brusaferro, Presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Pierpaolo Sileri, sottosegretario alla Salute, Domenico Alvaro, Preside Facoltà Medicina Università La Sapienza di Roma, Giuseppe Ippolito, Direttore scientifico dell’Istituto Nazionale Malattie Infettive INMI Lazzaro Spallanzani (IRCCS), Francesco Cognetti, Direttore del Dipartimento Oncologia Medica dell’Istituto Nazionale Regina Elena (IRCCS), Massimo Andreoni, Direttore della Clinica di Malattie Infettive Università Tor Vergata, Carlo Federico Perno, Direttore Microbiologia Università UniCamillus, Roma. Sono seguiti gli incontri Il punto di vista della società civile e Nord e Sud del Mondo. Il Covid-19 come esperienza di lavoro. Molto interessante e partecipato il dibattito Resilienza, sostenibilità, transizione ecologica: le strade per il futuro e Nord e Sud del Mondo. Il Covid-19 e l’impatto sul lavoro.