Le scuole italiane hanno ampi margini di miglioramento per quanto riguarda la salubrità degli spazi al chiuso e la sicurezza di studenti e docenti. Lo rileva l’osservatorio di Fellowes Brands Italia, leader globale nella produzione e distribuzione di soluzioni per l’ufficio che ha recentemente raggiunto le 100 mila installazioni di purificatori d’aria negli istituti scolastici di tutto il mondo, a margine del webinar “Ripartiamo in sicurezza: l’importanza della purificazione dell’aria per la protezione delle nostre scuole”.
Secondo Alberto Izzotti, professore di Igiene, Medicina preventiva e salute pubblica presso il Policlinico San Martino di Genova, l’emergenza Covid-19 ha reso più evidente a tutti il bisogno di respirare aria salubre nei luoghi di studio o di lavoro: “I virus e i batteri aero-diffusibili, viaggiano negli ambienti confinati, attraverso il droplet (goccioline di Flug, ndr), emesso da ogni soggetto della comunità e poi inalato dagli altri. Si trasmettono così, specie quando fa troppo freddo per tenere le finestre aperte, non solo il Covid-19 ma molte altre patologie, anche gravi, quali morbillo, rosolia, tubercolosi e meningite. Per ridurre al minimo questa eventualità, la scienza calcola che ogni individuo dovrebbe avere a disposizione 32 metri cubi di aria in una stanza, un valore praticamente impossibile da rispettare con interventi di ampliamento strutturale”.
“Aule pollaio”
Se, con l’emergenza epidemica, molti sono divenuti consapevoli delle “aule pollaio”, quasi nessuno conosce le difficoltà di aerazione che caratterizza molti ambienti dei nostri istituti. Dati MIUR rivelano che 1 scuola su 5 si trova vicina a fonti di inquinamento atmosferico. “In questi casi aprire la finestra non è chiaramente consigliabile ed è necessario ricorrere a dispositivi specifici – sottolinea Fabio Mercolini, National Account Manager di Fellowes Brands Italia -. Test di laboratorio e successive certificazioni garantiscono l’efficacia dei purificatori AeraMax Pro, che sono in grado di eliminare il 99,9% dei virus e batteri presenti nell’ambiente, con 5 ricambi d’aria ogni ora”.
L’esperienza maceratese
Dai test di laboratorio alle buone pratiche grazie al Liceo “Galileo Galilei” di Macerata che ha iniziato, lo scorso dicembre, una collaborazione con Fellowes Brands Italia finalizzata al monitoraggio della qualità dell’aria nelle classi dotate di un sistema di aero-sanificazione: “Abbiamo deciso di installare 7 purificatori in altrettante classi prime, le più numerose dell’anno, misurando le particelle per litro d’aria e mettendole poi a confronto con lo stato delle classi sprovviste di questa apparecchiatura – ha spiegato la professoressa Roberta Ciampechini, Dirigente scolastico dell’istituto maceratese -. Non si è trattato di un esperimento di laboratorio ma di una mera valutazione empirica, in ogni caso, abbiamo rilevato la riduzione di oltre il 50% di particolato contaminante nell’aria. Un risultato soddisfacente per noi e per le famiglie dei nostri ragazzi che dà al mondo scolastico più fiducia per affrontare oggi la ripresa della didattica in presenza”.
Adeguamento strutturale
Di sicurezza e adeguamento infrastrutturale ha parlato anche Fabio Luna, presidente CONI Marche, che ha espresso grande soddisfazione per lo stanziamento dei fondi della Regione Marche, dedicati all’acquisto dei purificatori d’aria per le scuole.
“Quando parliamo di modernizzazione e messa in sicurezza delle scuole – ha detto durante il webinar – non dobbiamo pensare soltanto alle aule ma anche alle palestre scolastiche dove, facendo attività fisica, il fabbisogno di aria degli studenti aumenta. Parlare con consapevolezza di palestra a norma deve sottintendere non solo l’idoneità dell’impianto elettrico o delle vie di fuga, ma anche la salubrità degli ambienti, che siano asciutti, ben ventilati e dove si possa respirare davvero aria buona mentre si fa movimento”.
Per il webinar: https://youtu.be/KCd5WY9C2yE