“Il negoziato della nuova Politica agricola comune si trova in un momento decisivo e Unione italiana vini chiede ai legislatori europei di arrivare quanto prima a un accordo per assicurare al settore un nuovo e importante quadro di regole e di risorse per il futuro”. Così il segretario generale di Unione italiana vini, Paolo Castelletti, ha commentato l’incontro dell’intergruppo del Parlamento Europeo svoltosi nelle giornate scorse.
Il vino è strategico
Secondo Castelletti: “Il futuro dell’Ocm vino è strategico per le politiche del settore dei prossimi sette anni ed è essenziale trovare una sintesi sui diversi temi che hanno riscontrato un forte interesse da parte del Parlamento Europeo. In particolare, l’introduzione di regole specifiche per il vino in materia di indicazioni nutrizionali e ingredienti rappresenta un punto centrale della riforma, con l’introduzione del principio dell’etichettatura elettronica, sulla quale il vino vuole essere pioniere tra i prodotti alimentari, e che sarà in grado di offrire una soluzione innovativa e moderna per il consumatore. Trasparenza, promozione e sostenibilità sono le parole chiave di una discussione che ha visto progressi importanti per il settore anche in materia di investimenti nel Piano nazionale di sostegno (Pns) – che va rafforzato in chiave green – e di promozione nei Paesi terzi, essenziale per la ripartenza”.
Il commento di De Castro
Per l’eurodeputato Paolo De Castro: “È importante spingere ora per includere regole specifiche in materia di etichettatura del vino nella riforma della Politica agricola comune attualmente in discussione, in particolare nelle modifiche al Regolamento sulla Organizzazione Comune dei Mercati, evitando rischi di norme future eccessivamente penalizzanti per i produttori italiani. La richiesta del Parlamento europeo, votata in Plenaria lo scorso ottobre, rispecchia la proposta ambiziosa elaborata dal settore, che ancora una volta ha saputo dimostrarsi all’avanguardia in termini di trasparenza verso il consumatore e verso il consumo consapevole. Continueremo a difendere tale posizione durante i negoziati con Commissione e Consiglio, certi che anche da questi passi in avanti possa partire la ripresa di un settore messo pesantemente alla prova dalla crisi pandemica.” All’Intergruppo vino del Parlamento Europeo, riunito per discutere lo stato dell’arte del settore vitivinicolo all’interno della riforma della Politica agricola comune hanno partecipato, assieme ai principali attori delle organizzazioni europee, Irène Tolleret, chair del forum, gli eurodeputati italiani Paolo De Castro, Pina Picerno e Herbert Dorfmann e il francese Eric Andrieu, relatore per la riforma del Regolamento.